Sempre in collegamento con il santuario, padre Serafino Colangeli, della fraternità dei cappuccini, nel 1963 ha fondato e tuttora dirige la Piccola Opera Charitas (POC), a servizio di ragazzi e ragazze disabili. Nella struttura della POC è funzionante il Centro Culturale “San Francesco” e una ricca biblioteca a livello universitario, con specializzazione in Scienze religiose e Storia dell’arte. Ad esso è connessa la Sala G. Trevisan, destinata ad incontri e mostre d’arte in collegamento con il Progetto Culturale della CEI.
Nato nel 1997 per volontà del frate cappuccino Padre Serafino Colangeli, il Museo d’Arte dello Splendore prende nome dall’adiacente Santuario della Madonna dello Splendore.
Situato in un luogo di incantevole bellezza, dove si incontrano arte, natura e spiritualità, il museo ospita al piano terra una selezione di dipinti, sculture, opere di oreficeria sacra e oggetti d’uso quotidiano provenienti dalla Chiesa e dal convento di Santa Chiara dell’Aquila e datati dal ‘500 al ‘900.
Al secondo piano, è esposta una parte della collezione della Pinacoteca Civica “Vincenzo Bindi”, in ottemperanza a una convenzione stipulata con il Comune di Giulianova che ne è il proprietario: nucleo principale è quello delle opere dell’800 napoletano appartenenti alla cd. Scuola di Posillipo, celebre per le vedute incantate e le vivaci scene di vita popolare.
Il terzo piano, adibito a sala conferenze con splendida terrazza panoramica, accoglie alcune significative opere di artisti italiani contemporanei.
Oltre a mostre temporanee di autori storicizzati, il Mas organizza concerti, conferenze, incontri culturali, iniziative a sostegno e valorizzazione di giovani artisti, costituendo così non solo un luogo di conservazione e valorizzazione delle collezioni, ma uno spazio di incontro e di confronto, svolgendo così un ruolo essenziale nella vita culturale della nostra città.
In un pianterreno dello stesso convento, aperto sul giardino interno, hanno trasferito la loro biblioteca, con ricca collezione di abruzzesistica, intitolata a “P. Candido Donatelli” (1927-1994), il frate cappuccino che l’aveva diligentemente raccolta nel corso degli anni. La biblioteca, sotto la direzione dei frati del convento, è aperta al pubblico.
Nel clima spirituale del santuario e della fraternità cappuccina è nata e cresce rigogliosa una fraternità di Gioventù Francescana (GiFra).