Via Crucis

LA VIA CRUCIS

Fino al 1990 era una stradina comunale a fondo breccioso, che ad ogni piccola pioggia diventava un canale di raccolta di acqua piovana.

Con il recupero e la valorizzazione di tutto il complesso e delle adiacenze, quella stradi­na di circa 450 metri, che da Via Montello sale al Santuario, è stata allargata, pavimentata e ornata di verde.

È stata inoltre impre­ziosita da una monumentale Via Crucis.

 

La generosità di devoti, che hanno voluto lasciare un segno della loro pietà al Santuario e alla città di Giulianova, ha consentito di realizzare un’opera d’arte, oggetto di ammirazione e sorpresa per i numerosi visitatori e pellegrini che salgono da Giulianova Lido o vi scendono passando per il Santuario.

 

Nell’aprile 2001 sono stati posti nel piazzale il gigantesco Cristo risorto e l’Angelo che invita al silenzio, ambedue in bronzo.

Padre Paolino Potalivo promotore della grande Via Crucis e
Ubaldo Ferretti scultore

La Via Crucis è opera di Ubaldo Ferretti, giovane scultore marchigiano, discepolo di Pericle Fazzini, con il quale ha lavorato alla realizzazione del ‘Cristo Risorto’ nella Sala delle udienze “Paolo VI” in Vaticano.

 

L’artista Ferretti è autore di altorilievi e sculture a grandi dimensioni in vari conventi e chiese d’Italia (Ascoli Piceno, S. Benedetto del Tronto, Arezzo, Cagliari, S. Marino, ecc.).

 

La Via Crucis del nostro santuario inizia con una gran­de Croce alla base della quale è la seguente iscrizione a caratteri cubitali:

ECCO IL LEGNO DELLA CROCE
ALLA QUALE FU APPESO IL CRISTO SALVATORE DEL MONDO.
VENITE, ADORIAMO.

Con caratteri più piccoli è scritta l’esortazione cristia­na a portare la Croce dietro a Gesù:

VIANDANTE,
CHE PERCORRI QUESTA VIA DELLA CROCE,
RICORDA CHE ARRIVERAI ALLO SPLENDORE DI DIO, SOLO SE ACCETTERAI CON AMORE
LA TUA CROCE.

Partendo da un piccolo piazzale si snoda la salita della Via Crucis:
– da una parte la gradinata con le piazzuole delle stazioni,
– dall’altra parte gli ampi spazi con comodi sedili tra il verde.

 

La prima stazione, Pilato condanna a morte Gesù, è stata collocata nell’estate del 2003. Posta all’inizio della scalinata, introduce il fedele a ripercorrere anche visivamente la Via Dolorosa del Signore.

 

La seconda stazione, Gesù abbraccia la Croce, è sta­ta realizzata nell’aprile del 2001. Via via sono state por­tate a termine la terza, la quinta, la settima stazione.

 

L’Incontro di Gesù con Sua Madre, è stata la prima ad essere posta in sede, seguita da La Veronica asciuga il volto di Gesù. Penultima è stata collocata l’ottava stazione: Gesù consola le donne piangenti.

 

Intensamente espressivi sono i volti di Gesù e di Maria e trasmettono sentimenti di profonda compassione e partecipazione. Così il volto della Veronica e quelli delle donne nell’incontro con Gesù.

Osservando le immagini nei particolari se ne coglie immediatamente l’intensità spirituale ed estetica.

Molto toccanti appaiono La crocifissione di Gesù, La morte di Gesù, Gesù deposto dalla Croce, Gesù portato al sepolcro.

Tutte le statue sono di bronzo, a dimensioni più che naturali, saldamente fissate sulle piattaforme; tutte, pervase da intimo dinamismo, irradiano sincera e commossa spiritualità.

Singolare originalità presentano le stazioni IX Gesù cade la terza volta e XI Gesù inchiodato alla Croce: la posizione dei personaggi mette in dinamico rilievo nella prima la stanchezza di Gesù e nella seconda quasi la “fatica” dei crocifissori.

Intensa nelle due stazioni è la presenza dell’Addolorata, a significare la piena partecipazione della Madre alla Passione del Figlio.

Le varie prospettive delle stazioni qui riportate ne permettono una più ricca fruizione.

La Via crucis non termina al Sepolcro, ma conduce al Cristo risorto: l’angelo annuncia l’evento stupendo e inaudito della risurrezione.
È molto bello e significativo che i pellegrini quasi plasticamente ricevano il messaggio dell’angelo: “Gesù è risorto”.

Da questa verità di fede trae origine ogni altra attesa e speranza. Come nelle antiche cattedrali i dipinti erano una “Bibbia per immagini”, così anche nel nostro santuario il percorso della Via crucis vuol condurre il credente al fondamento della fede cristiana, come dice san Paolo:
“Cristo è morto per i nostri peccati, come è scritto nella Bibbia, ed è risuscitato il terzo giorno … Se Cristo non fosse risuscitato la nostra fede sarebbe vana. Ma Cristo è veramente risuscitato, primizia di risurrezione per tutti’:

L’interno della Chiesa

La struttura architettonica della nuova chiesa, realizzata – come s’è detto – tra gli anni 37/50 del Novecento, sviluppa una croce latina in unica navata a impianto basilicale romanico moderno, con soffitto a cassettoni. I bracci del transetto formano due grandi cappelle con altari laterali.

 

L’altare maggiore, il tempietto della Vergine, la balaustra, gli altari laterali sono realizzati con preziosi marmi policromi, tra i quali spicca il serpentino.

 

L’aula della chiesa è pavimentata con marmo di Carrara a scacchiera color bianco e grigio ardesia, e per l’altezza di circa due metri ha le pareti bugnate in travertino liscio. L’impiantito del presbiterio riluce per l’elegante pietra di Trani.

 

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